Foto: La colazione esistenziale

Foto: La colazione esistenziale

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

Foto: La colazione esistenziale

Marcello Geppetti

500,00
Euro
Tipologia

Fotografia

Anno

1961

Tecnica

Stampa digitale su carta baritata Fine Art

Tiratura

30

Alain Delon e Monica Vitti durante una pausa dal set de "L'eclisse". Roma, 1961 Diretto da Michelangelo Antonioni, "L'eclisse" è l'ultimo capitolo della trilogia sull'incomunicabilità nella società industrializzata, una pellicola sperimentale che si discosta con audacia dal cinema della grande distribuzione di quel periodo. Roma, luglio 1961. Vittoria (Monica Vitti), dopo aver lasciato il compagno, vuole recuperare il rapporto con la madre, che incontra alla Borsa di Roma. In una di queste visite Vittoria incontra Piero, agente di cambio (Alain Delon) con cui comincerà una relazione senza reale coinvolgimento. I loro incontri seguono una routine di luoghi ed orari che una mattina verrà spezzata, quando nessuno dei due si presenta all'appuntamento, pur essendosi giurati amore eterno. Il film narra l'eclissi dei sentimenti e della felicità nel mondo del consumismo, naturale conclusione della trilogia di Antonioni sulla critica al capitalismo. Un’era che costringe gli uomini a vivere alienati, ad eccezione di Vittoria, unico personaggio che si illude di trovare un sentimento vero, rimanendo sempre vittima di delusioni. Un film che conferma Antonioni come regista “monumentale”, in grado di far identificare gli spettatori nei personaggi e nell’ambiente circostante, e di cui oggi ricordiamo l’uscita nel 1962 con uno scatto di Marcello Geppetti sul set del film, in cui cattura Alain Delon mentre beve un cappuccino a fianco di Monica Vitti. La foto è venduta con certificato di autenticità della Marcello Geppetti Media Company. L'immagine è un dettaglio realizzato in formato esclusivo per Supermartek.